QUARESIMA in vista di…

15-02-2021 - Notizie

QUARESIMA in vista  di…                 

MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2021 detto anche delle Ceneri

Ore 17.00  chiesa parrocchiale di San Martino                 

Ore 20.00  chiesa parrocchiale di San Defendente

 Questi gli orari delle due celebrazioni da prendere in considerazione come inizio della Quaresima, per agevolare anziani e famiglie, ma ognuno scelga liberamente.

Tutte/i, ma in modo particolare i genitori e figli che si sono lasciati coinvolgere nel cammino di catechesi,  percorso con ritmi più diradati, sono invitati a compiere questo primo passo del periodo quaresimale per cogliere da subito il significato  e il messaggio che la liturgia, specialmente domenicale, ha a che fare con la nostra vita quotidiana, e non solo familiare che sarebbe già molto, ma in ogni  situazione in cui si è in relazioni con le persone, con tutti gli esseri viventi e con la natura.

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Riprendiamo pure le celebrazioni settimanali per tutti i defunti della Comunità, con nuovi orari, su richiesta sopratutto dalle persone anziane, 

a partire da giovedì 25 e venerdì 26 febbraio 2021: 

 (a meno che non giungano nuove restrizioni per l’aggravarsi della pandemia)

Ore 17,30  nella chiesa parrocchiale di San Martino Quaregna Cerreto

Ore 20.00  nella chiesa di San Defendente in Ronco di Cossato

Non occorre prenotare nè pagare: ognuno deponga  una libera offerta nel cestino in fondo alla chiesa.

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Restano invariati gli orari festivi:

 Sabato ore 18,30 e domenica ore 9.00  nella parrocchiale di San Martino

Domenica ore 10,30 nella parrocchiale di San Defendente

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Quaresima  lodando  il Signore con Salmi,  Preghiere e  Parole

Il mattino dei giorni feriali (lunedì- mercoledì - venerdì) alle ore 8.00 ci diamo appuntamento, idealmente o virtualmente, per la preghiera del mattino.

Quanti sanno usare le moderne tecnologie vadano sul sito www.unachiesaapiuvoci.it e cliccando sul link Zoom di “PREGHIERA MATTUTINA”, si colleghino, dieci minuti prima delle ore 8. E in videoconferenza ci sentiamo fraternità orante.
Quanti desiderano comunque sentirsi spiritualmente in comunione tengano conto che dalle ore 8  alle ore 8,30 circa si sta pregando e, se ci fate sapere come e dove, vi facciamo pervenire i testi da utilizzare.

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Leggiamo nella liturgia del primo giorno di Quaresima:

“E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.  (Mt. 6, 16-18)

 

Con questo invito di Gesù,  nelle nostre Comunità  cercheremo di vivere la Quaresima  in vista della Solenne Veglia Pasquale come cammino caratterizzato dalla cura di sé, delle piccole cose di ogni giorno, della nostra persona…. delle nostre relazioni.

Ci accompagna  ormai da un po' di tempo l’intensa lezione“Dalla cenere la vita” con cui don Paolo Scquizzato presenta la Quaresima come tempo di gioia, di bellezza, del gusto per la vita. E non solo la Quaresima ma l’intera proposta di Gesù è bella notizia, invito a fare il bene, a volerci bene nella quotidianità.

 

Oltre alla cenere, che tradizionalmente è simbolo della conversione e penitenza, anche quest’anno ci lasciamo ungere il capo con il nardo per sentire intenso il profumo e il richiamo a prendersi cura di sé, della nostra vita e delle relazioni che ormai da  un anno si sono “ammalate “e spesso deteriorate a causa delle restrizioni imposte dal Covid. Un anno già di per sé penitenziale e dal sapore amaro della morte. Le parole di Gesù,  che  sono bella notizia, risveglino in noi il bisogno di leggerezza, di serenità, di fraternità. E sia per ognuno di noi, la prossima Quaresima, tempo di gioia, di riscoperta della bellezza che ci circonda e che è presente nelle persone a noi vicine o lontane in cui ci è chiesto di vedere il bene e il buono e le tante possibilità, spesso sprecate, di adoperarci per “amorizzare” e “umanizzare”  non solo il nostro piccolo spazio di vita. 

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Perché dalla cenere al nardo?                             

Il nardo è un olio profumato di altissimo valore. Un semplice vasetto di questo olio profumato, infatti, costava più di trecento denari, quasi quanto lo stipendio annuale di un salariato.

Nella Bibbia il profumo del nardo è simbolo dell'amore fedele fino a dare la vita, esprime l'amore che non ha prezzo e si realizza diffondendosi. Dove ci sono persone che fanno della propria vita un dono d'amore per gli altri si diffonde il profumo della vita nuova, come ci viene ricordato nel Vangelo:

 “Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo».  Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto». Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù. Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo.  (Marco 14, 1-11) 

Il profumo è importante: distingue la vita dalla morte. Il profumo è vita, la puzza è morte. Questa donna fa lo stesso gesto di Cristo: semplicemente ama. È questa la fede: amare come il Dio di Gesù Cristo ama ed è vicino a tutte/i.

Ecco perché dalla bisaccia per il cammino verso la Pasqua di Risurrezione, fin dai primi passi, oltre alla Parola e al Pane,  fuoriesce questo profumo che ci  ricorda la vita donata gratuitamente e che a nostra volta siamo chiamati a donare con amore.

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“Fintanto che ciascun uomo non sarà diventato veramente fratello del suo prossimo, la fratellanza non avrà inizio. Nessuna scienza e nessun interesse comune potrà indurre gli uomini a dividere equamente proprietà e diritti. Qualunque cosa sarà sempre troppo poco per ognuno e tutti si lamenteranno, si invidieranno e si ammazzeranno l’un l’altro”.
                                                                                        ( Fëdor Dostoevskij )