Incontro genitori-figli del 2 maggio

04-05-2021 - Notizie

Educare alla fede: secondo incontro genitori-figli

Domenica 16 maggio 2021 ore 17.00 a Ronco di Cossato

 

Eccovi un breve riassunto di quanto emerso nell’incontro di domenica 2 maggio scorso e che invito nuovamente a leggere e a condividere con quanti non hanno potuto partecipare.

 

Il prof. Savino Calabrese, trattenendosi con voi genitori, è ripartito dalle considerazioni fatte nel primo incontro richiamando l’attenzione sulle ricadute e sul compito educativo delle famiglie e della parrocchia. E che tutti avete la possibilità di rileggere. In modo più specifico abbiamo considerato come sia decisivo nel nostro tempo chiarire quale sia il punto centrale dell’educazione cristiana oggi: educare la fede o educare alla fede?

 

Malgrado sia impossibile scindere nettamente le due prospettive, ciò nonostante appare evidente come gli stili di vita, i messaggi continui del modo comune di pensare non solo non sono ispirati al Vangelo di Gesù, ma soprattutto privilegiano alcuni aspetti della crescita della persona che ruotano intorno ad attitudini di prestazione e di scissione della personalità.

 

La personalità difficilmente è considerata nella sua integralità e così la dimensione trascendente e del profondo rimane sullo sfondo. Siamo un po’ tutti divenuti ‘ignoranti’ di noi stessi.

 

Durante l’incontro abbiamo considerato, per esempio, come si conosca poco il modo di ‘funzionare’ della nostra interiorità. In modo particolare abbiamo considerato la virtù della ‘saggezza’, o, per dirla con gli antichi, della ‘prudenza’.

 

L’inconografia rappresenta la ‘saggezza/prudenza’ come una donna che tiene in una mano uno specchio in cui ‘riflette’ il suo volto e nell’altra tiene un serpente.

 

Senza acquisire una capacità di esplorare e padroneggiare la nostra interiorità attraverso la meditazione e la riflessione (lo specchio) siamo spinti a vivere continuamente proiettati fuori di noi.  Vivere ‘fuori di sé’ (l’espressione spesso indica la follia: ‘è fuori di sé’) significa non darsi la possibilità di padroneggiare le energie più profonde della vita: la generatività, la creatività, la guarigione.

 

L’audacia di maneggiare il ‘serpente’, pur non essendo liberi da rischi, è la condizione per divenire ‘esperti del vivere’.

 

Ne deriva che un impegno educativo per l’oggi è insegnare l’arte di avere ‘fiducia nella vita’. Siamo consapevoli che nessuna fede/fiducia in Dio possa essere sperimentata senza l’apprendistato di una fiducia nell’altro e nella vita stessa.

Come?

 

Nel prossimo incontro, il 16 maggio p.v., cercheremo di esplorare alcuni aspetti relativi al ‘come’ possiamo aiutare noi stessi e i ragazzi a crescere in questa fede/fiducia.

Il sottoscritto, coinvolgendo i ragazzi/e in cerchio nel cortile, e per fortuna graziati dal sole,  ha cercato di far raccontare dai più grandicelli il ricordo della loro prima comunione: come avrebbero trasmesso e descritto ai più piccoli, con parole, gesti, le emozioni  provate e in quel giorno?

 

Abbiamo preso atto che, non partecipando mai o rarissime volte alla celebrazione  della Eucarestia domenicale, il tutto si riduceva all’ostia e al vino (corpo e sangue di Cristo).

 

Poca cosa se consideriamo che per facilitare la comprensione della messa e delle varie parti, eravamo partiti dalla esperienza che tutti i giorni facciamo in famiglia quando ci ritroviamo per il pranzo o per la cena. Ambiente, Comunità, clima di festa creato dal canto, candela, fiori, tovaglia bianca, ascolto delle letture prese dalla Bibbia, lo spezzare il pane….Una  simulazione che ha fatto prendere coscienza di quanto poco resti nella memoria dei bimbi che, tra l’altro, erano stati coinvolti per le preghiere, il leggere, il preparare e spreparare il tavolo (altare), il sandalo di cuoio in attesa di ricevere il secondo per indicare il cammino da proseguire per conoscere sempre meglio il Vangelo di Gesù e cercare di vivere l’amore come lui l’ha vissuto.

 

Sarà bene che, con il vostro aiuto, con l’aiuto di foto o altro, cerchiate di rivivere con i vostri figli/e quella prima esperienza che, proprio perché prima, ne prevedeva altre. Cercheremo di riannodare il rapporto con quella celebrazione per poter vivere il presente con maggiore consapevolezza e fiducia. 

 

Nel prossimo incontro del 16 maggio p.v. cercheremo di esplorare alcuni aspetti relativi al ‘come’ possiamo aiutare noi stessi e i ragazzi a crescere in questa fede/fiducia.

 

5 maggio 2021  

Un cordiale saluto per un  buon cammino!

don Mario e Savino C.