Dove vola il pipistrello del fascismo di ritorno
di Furio Colombo | Il Fatto Q. 30 Maggio 2021
Il dramma della destra italiana, che appare divisa e incapace di trovare un accordo persino per le prossime elezioni dei sindaci, è questo: devono ancora trovare il pipistrello che porti il virus dal fascismo, fatto di razzismo, persecuzioni, stragi e guerre (quasi tutte contro popolazioni civili), nel mezzo del disordinato presente. Basta uno sguardo su alcuni Stati dell’Unione europea per sapere che altri lo hanno già trovato, e governano da fascisti nel mezzo dell’Europa di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni.
Non sono in grado di dire perché sia stato così facile fascistizzare l’Ungheria e mettere un Paese carico di brutte memorie dittatoriali nelle mani di uno sgradevole dittatore, dopo la lunga e triste esperienza sovietica. Vedo in Polonia la realizzazione di una nuova puntata della squallida storia “il fascismo e Dio”, attraverso la stretta collaborazione tra un governo di estrema destra e una Chiesa cattolica estrema fondata su una ubbidienza religiosa realizzata come un nuovo tipo di colpo di Stato. So – e dunque capisco – da italiano cresciuto nell’Italia fascista, in cui si dava la caccia agli ebrei, con la complicità del Papa di allora, perché in Italia si sapeva da secoli che la libertà si elimina fino alla persecuzione se il re e Dio si uniscono in un unico blocco di potere.
Ma occupiamoci del momento che stiamo vivendo. In vari siti fascisti (la data è il 22 maggio) si dà la notizia che “l’estrema destra scende in piazza. Conquistato Ponte Milvio”. È uno scherzo, naturalmente. Però si devono notare due cose: la prima è che la tubatura è rotta e l’acqua inquinata fuoriesce, sia pure con poche pozzanghere. Vuol dire che il tecnico ha lavorato male e che basta poco per avere una pozza più grande. La seconda è che sul relitto che perde acqua sporca è stato affisso un avviso. Dice: “L’Italia non è antifascista”. È una dichiarazione interessante perché invece di avere lo stile – tipico del fascismo – di provocazione o minaccia, esprime una constatazione pura e semplice. Se qualcuno è in grado di smentirla lo faccia: provi che l’affermazione è falsa. Credo che ci sarà un po’ di indignazione e nessuna smentita.
Il pipistrello in grado di contagiare la democrazia col fascismo, se non trova anticorpi, scende a volo radente perché sente che lo spazio è sempre più libero. La frase “l’Italia non è antifascista” è intelligente e vera: “Noi veniamo perché voi non ci siete”. E – giustamente dicono – non è colpa nostra se, nel vuoto, il contagio funziona.
Vediamo in che senso l’Italia non è antifascista. Questa Italia, con un governo e l’altro, ha voluto vuotare il mare da ogni appiglio di salvezza per naufraghi e profughi, e lo ha fatto. La stessa Italia che, con Mare Nostrum, aveva portato quasi a zero la morte in mare. Questa Italia, che loda continuamente le sue virtù, ha voluto eliminare i testimoni di abbandoni in mare: le Guardie costiere che non rispondono più, le Marine militari che ignorano, le Ong cacciate dal mare perché non contino più i corpi che galleggiano, accusate e poi assolte, o non processate, come “la capitana” Rackete che ha spintonato chi le bloccava il solo attracco possibile perché aveva ordine di abbandonare in mare i sopravvissuti di una tragedia appena evitata. Poi, nel silenzio di un mare del tutto vuoto di speranza, i naufragi senza salvezza hanno cominciato a moltiplicarsi. Diceva una canzone, obbligatoria a scuola per i bambini in epoca fascista e dedicata al mare di cui stiamo parlando: “Colpir e seppellir ogni nemico che si incontra sul cammino”.
Come vedete il pipistrello sta lavorando e il contagio comincia a lasciare i segni. Infatti l’Italia rifornisce di armi e di navi i mercenari libici affinché, con le nostre armi e le nostre navi, facciano fuoco su uomini, donne e bambini, colti nel crimine di cercare soccorso. E anche contro pescatori italiani, quando sembra utile e opportuno, con le armi italiane, e in base a un trattato votato all’unanimità (meno due voti) dal Parlamento italiano. Poi c’è la spiaggia libica coperta di piccoli cadaveri: bambini morti in quanto, come ha detto un ministro dell’Interno italiano (versione accolta da un giudice) potevano essere un pericolo per le sicurezze nazionali del nostro Stato. Hanno ragione i fascisti di Ponte Milvio. L’Italia non è un Paese antifascista. E il pipistrello ha già cominciato il suo lavoro, e ha dell’altro in serbo.