IN VISTA DEL NATALE E DEL NUOVO ANNO

21-12-2021 - Notizie

IN VISTA DEL NATALE 2021 E DEL NUOVO ANNO 2022

Nelle Sacre Scritture si narra il percorso e la presa di coscienza di un Popolo che si è lasciato plasmare – in modo liberatorio – da un Dio che si è diversificato radicalmente dagli altri dei (muti in quanto l’uomo adorava gli astri, gli animali, le montagne...) svelandosi con segni che donne, uomini e profeti sapevano interpretare e poi trasmettere ai loro contemporanei, e ai posteri. Un Dio che si è relazionato finalmente con l’uomo in forma dialogica. Il tutt’ Altro dagli dei muti e sordi. Il Dio (ma il nome è tentativo umano e riduttivo per indicarne la misteriosa esistenza) che Gesù di Nazareth ci ha raccontato a parole, con gesti e segni comprensibili. Gesù stesso è il Dio con noi, è il suo testimone, Figlio per eccellenza e ce Lo fa conoscere come Colui che abita in noi e ama tutti indistintamente. Ci chiama alla Vita e ci dona Vita. E’ Parola e Silenzio, Presenza e Assenza. Mi è caro proporvi, per il prossimo Natale, quanto segue:

"…Senza il silenzio di Dio non possiamo diventare uomini e donne (…). Dio rimane silenzioso affinché uomini e donne possano parlare, protestare e lottare. Dio rimane silenzioso affinché possiamo diventare realmente noi stessi. Quando Dio è silenzioso e gli uomini e le donne gridano, Dio grida in solidarietà con loro: ma Dio non interviene. Dio aspetta le grida di protesta. Quindi Dio comincia a parlare di nuovo, ma in dialogo con noi".  (Elsa Tamez, Concilium 1/2001, pag.33)

E’ davvero rigenerante poter fare nuovamente memoria della incarnazione di questo Dio, che molti chiamano con nomi diversi. E che Gesù invoca con “Abbà, Padre”. Aggiungendo:“Quando pregate dite anche voi “Abbà”.

Quanti di noi osano fare esperienza personale mettendosi sulle tracce di Gesù?    E, come Lui, farsi dono per permettere anche ad altri di gustare la possibilità di rinascere dalle ceneri e dal buio in cui ci ritroviamo per motivi e cause più diverse? “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano sovrabbondante” (Gv. 10,10).  Direi che varrebbe la pena ascoltare la Voce di questo Maestro, farne esperienza personale, anziché continuare a dubitare di Lui. Recuperiamo il significato vero e misterioso di quella nascita  e delle sane tradizioni che fanno fiorire e rifiorire la nostra vita e di quanti sperimentano soltanto tenebra e morte, e non le bellezze. 

Quest’anno, per motivi pratici e legati anche alla pandemia, abbiamo concordato di anticipare le celebrazioni della Vigilia. La messa tradizionale della mezzanotte, che ha un significato ovviamente simbolico, è ormai prassi piuttosto diffusa celebrarla quando è buio, in orario anche precedente alla mezzanotte, senza per questo voler far “nascere” in anticipo Gesù di Nazareth. Tanto più che non si conoscono né giorno, nè anno, né ora esatta della sua nascita. Pensiamo che anticipare di due ore le celebrazioni faciliti la partecipazione di quanti verrebbero comunque, indipendentemente dall’orario o dal clima.

Con un saluto cordiale e riconoscente, auguro a voi tutti un domani più benevolo.

Natale 2021 -  don Mario Marchiori