PROFETI E POETI DI PACE

03-03-2022 - Notizie

PROFETI  E POETI DI PACE

di Poalo Farinella, prete

 

Il 02-03-2022 Ho scritto sulla chat di “Noi Siamo Chiesa” quanto segue, che ora correggo e integro, che ritengo attuale e urgente:

C’era un solo gesto da fare. Invece di mandare armi a cittadini inermi che non sanno nemmeno usarle, mettendoli ancora più a rischio; invece di applaudire Zelesky a debita distanza, il Parlamento Europeo, avrebbe dovuto riunirsi a Kiev e lì restare in attesa di Putin, con giubbotti antiproiettili, ma disarmato. Tutti i capi di Stato  avrebbero dovuto tenere in mano la Costituzione Europea, La Dichiarazione ONU dei Diritti dell’Uomo (e della Donna). Sarebbe stato il gesto politico più eclattante, micidiale, più consono in questo momento in cui il Popolo ucraino è maciullato dall’aggressore Putin, anche contro il proprio Paese, la Russia.

Le Chiese ortodosse sono nazionaliste: il Patriarca di Mosca sta con Putin, quello di Kiev con Zelesky e i Pope invitano a combattere contro “i nemici”, linguaggio estraneo al Vangelo, anche se sempre disatteso in ogni guerra. Ortodossi contro Ortodossi, come nella prima e seconda guerra mondiale, quando Cattolici erano contro i Protestanti, Protestanti contro gli Anglicani, Ortodossi contro Protestanti e Cattolici. I cappellani religiosi di tutte le parti benedicevano armi e soldati al fine di uccidere gli altri e tutti sotto l’ègida dello stesso “Dio” (???). Immagino che questo Dio doveva essere e oggi è una trottola che gira su stesso, ubriaco di parole e preghiere insulse e blasfeme: chi deve ascoltare? “

Siamo allo stravolgimento totale non solo della civiltà, ma anche del Vangelo. La Storia è una grande Maestra, proprio perché non insegna mai nulla e ogni volta facciamo gli stessi atroci errori, aggravandoli.

Putin è un malato mentale, educato fin da bambino a fare quello che sta facendo. Egli è spudorato, mentitore professionista, manipolatore, senza anima e senza ragione; capisce un solo argomento: l’odio vendicativo preventivo perché in tutti coloro che lo avvicinano vede possibili nemici che deve abbattere “prima” che gli altri – come pensa lui - possano solo pensare di abbattere lui. È la sua ossessiva malattia: sentirsi accerchiato e in quanto  strutturalmente anaffettivo è incapace di empatia e razionalità. Per lui qualsiasi delitto è una passeggiata e dopo averlo commesso, lo nega con indifferenza. Ecco perché non servono né armi né discussioni. Solo gesti profetici e politici: STARE A KIEV E FARE POLITICA DA Lì. Poiché tipi come lui sono abitati dalla paura, camuffata dalla protervia, solo un’azione al di fuori di lui può temere: la destituzione coatta.

Putin ci ha messo del suo in abbondanza, ma è stato fomentato dall’occidente che finge di essere democratico, mentre non lo è affatto. Tutto sta accadendo perché gli USA per primi hanno voluto ridisegnare l’Europa da usare come scendiletto, portando i  missili a pochi metri dalla Russia, quando vi era un patto che mai l’Ucraina sarebbe entrata nella Nato, ferro vecchio da rottamare perché nato per “arginare” il sistema bolscevico e la guerra fredda, eredità della seconda guerra mondiale. Perché ancora la Nato dopo che il comunismo capitalista di partito dell’Urss è morto e sepolto?  Se Putin è un bugiardo, Biden e quelli come lui sono spergiuri.

Gli Usa vogliono la Nato per tenere al guinzaglio tutta l’Europa che deve essere e restare “serva volontaria” (a sue spese) della decadente e declinante potenza mondiale Usa. Biden, dopo l’ignobile e vergognoso abbandono dei propri “alleati” (!) Afghani, insieme agli Stati satellite, come l’Italietta & C., è crollato nei sondaggi. In vista delle elezioni di “Midterm”, aveva bisogno una potente azione, apparentemente civile, ma nei fatti militare e così ha cominciato ad accerchiare la Russia per provocare la reazione dello psicopatico Putin, pensando forse che non sarebbe mai arrivato a mobilitare l’esercito. Gli Usa, che democratici non sono mai stati, né lo saranno mai, non solo sbagliano sempre previsioni, ma sono pure la rovina del mondo intero. Chi è in grado di affermare che in Occidente esiste una democrazia degna di questo nome, alzi la mano, oppure taccia per sempre.

C’è anche chi parla di “speranza” pensando ai “colloqui tra le due delegazioni, Russa-Ucraina”. Foglia essiccata di fico per coprire le vergogne occidentali. Come è possibile parlare di “colloqui”, quando uno opprime e punta la pistola alle tempie dell’altro? Quella sceneggiata è solo fumo per chi sta al caldo in casa propria, in pantofole e si esalta a mettere “like” con un click.

«Quos pèrdere vult, Deus demèndat» (Coloro che Dio vuol perdere, li fa impazzire).  Pazzi gli Usa che generano folli e dittature ovunque; pazzo Putin che opprime il suo Paese, ma si contorna di complici oligarchi, preoccupati dei loro loschi affari. Siamo in mano a pazzi e solo la saggezza dei Popoli e la loro “collera” potrà salvarci.

Tra tutti si distingue, ancora una volta papa Francesco che non invia armi, ma invita al digiuno “personale”, cioè all’impegno individuale e comunitario di cominciare a deporre ogni tipo di arma interiore. San Giacomo dice che l’uso della lingua è il principio della guerra e oggi lo vediamo come questo si realizza nella informazione, o deformazione o architettura della bugia istituzionalizzata al fine di confondere l’opinione pubblica per impedire la formazione di una democratica e corretta coscienza. La più grande rivoluzione che possiamo fare oggi è la “conversione” personale, che alla lettera significa “cambiare pensiero e criteri di valutazione” che devono essere liberi da interessi e da secondi fini. Cominciamo a fare opere di pace là ovunque siamo. “Dice la beatitudine (tradotta alla lettera): “Beati i poeti della Pace, perché saranno chiamati figli di Dio”. Tornino i Profeti, gridino i Poeti, perché Profezia, Poesia e Cultura, i custodi della Bellezza, salveranno il mondo dalle mani impure degli impuri che vivendo nelle tenebre, amano il fango e l’orrore della distruzione. Resistere. Resistere. Resistere.

 

Con amarezza e stima.

Paolo Farinella, prete