Care amiche e cari amici,
oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne. Ne abbiamo scritto su La Porta di Vetro, ma soprattutto ci teniamo a segnalarvi, anche attraverso questa newsletter, che nei prossimi minuti la Città di Torino sarà attraversata da due cortei, con partenza alle 19 dai quartieri di Aurora e San Salvario, che si riuniranno a Piazza Castello a partire dalle 20.30; come scrivono le organizzatrici, è l'opportunità di "riprenderci le strade della nostra città per invaderle con i nostri corpi".
Dopo questa doverosa segnalazione, riprendiamo il nostro abituale "viaggio" negli eventi della scorsa settimana; e in questo caso, non possiamo che partire da una dolorosa constatazione: sono ormai passati più di mille giorni dall'invasione russa dell'Ucraina.
Di fronte a questo "traguardo", che non possiamo non ricordare con raccoglimento e tristezza, "la nostra posizione non è cambiata. Anzi si è rafforzata, anche a costo di sembrare ingenui: netto rifiuto della guerra, ricerca della negoziazione e di una tregua per fermare la carneficina, da una parte e dall'altra, e la distruzione dell'Ucraina"
E, parlando di rifiuto della guerra e ricerca di una tregua per fermare la carneficina, non possiamo non citare quanto scritto da Papa Francesco nel suo prossimo libro; come scrive Luca Rolandi, "un mondo che dimentica il dialogo, la diplomazia, il colloquio, la fraternità e invece ritorna al conflitto perenne, sdogana la guerra e alimenta il commercio delle armi, convive tra indifferenza e sofferenze"
Ma, come sapete, è stato l'utilizzo della parola "genocidio" da parte del pontefice a sollevare enormi polemiche; e, se secondo Rolandi, "le parole del Papa andrebbero considerate soprattutto come il dito che indica la luna, cioè questa pericolosissima spirale, che gli amici di Israele per primi dovrebbero osservare con preoccupazione", sullo stesso tema Mauro Nebiolo Vietti si pronuncia in maniera chiara e perentoria sulle nostre pagine, in un contributo che vi invitiamo a leggere e sul quale riflettere.
Nel frattempo, però, come scrive Maurizio Jacopo Lami nell'editoriale di ieri, "negli ultimi otto giorni Israele ha scatenato una serie impressionante di incursioni aeree in Libano." E, soprattutto, a seguito del mandato di arresto internazionale emesso nei suoi confronti, Benjamin Netanyahu vuole continuare la guerra più che mai, "per i soliti due motivi: passare alla Storia come lo statista che ha distrutto tutti i nemici di Israele e allontanare da sé la resa dei conti con gli elettori e con quella parte di Israele che vorrebbe ritornare ad essere fino in fondo un Paese democratico e non sottoposto a un regime di guerra".
Molte altre sarebbero le notizie importanti di politica internazionale, dal "compleanno" del Comitato delle Regioni agli esiti del G20 di Rio; e per quanto riguarda quella interna, si potrebbe invece parlare delle conseguenze dei risultati delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria.
Ma, visto l'ampio spazio dedicato ai conflitti e alle loro conseguenze, sentiamo l'esigenza di concludere questa edizione della newsletter lasciando spazio ad un po' di speranza per il futuro: come raccontato da Pasquale Centin, lo scorso 19 novembre il Comune di Chivasso ha conferito la cittadinanza italiana a 350 minori stranieri.
Si tratta, come abbiamo scritto, del "segno che le leggi e le normative sono pensate, disegnate, articolate e finalizzate alla convivenza civile, per dare l'opportunità a tutti di vivere meglio, di credere nel presente e sentirsi nelle condizioni migliori di partenza per realizzare il proprio futuro"
Rimanendo a Chivasso, ci permettiamo infine di segnalarvi la mostra fotografica "Città ferite. Torino Chivasso anni '70", a cura di Tiziana Bonomo di ArtPhoto, con la supervisione di Michele Ruggiero, che nasce da un'iniziativa dell'Associazione La Porta di Vetro Aps.
La mostra, che ha ricevuto il fondamentale sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte e che precedentemente è già stata esposta a Torino e Rivoli, si è potuta realizzare a Chivasso grazie al prezioso contributo delle sezioni locali di Anpi e Unitre e all'assistenza logistica dell'Amministrazione comunale.
In questa occasione, l'impianto originale dell'esposizione si arricchisce con il racconto della storia chivassese di quell'epoca, che ruotò attorno alla grande fabbrica, la Lancia, uno dei centri di maggiore tensione sociale, politica e di radicamento dei "fiancheggiatori" del terrorismo.
L'ingresso è gratuito e sarà possibile dal martedì al venerdì tra le 16:00 e le 19:00 e il sabato e la Domenica tra le 10:00 e le 13:00 e tra le 16:00 e le 19:00
https://www.laportadivetro.com/post/25-novembre-accanto-alle-donne
Buona settimana,
A lunedì prossimo!