Notte di veglia per l'incoronazione

29-08-2021 - Notizie

Al nostro Venerato Fratello

Il Cardinale GIOVANNI BATTISTA RE

Decano del Sacro Collegio

 

La bellezza della gloriosa e beatissima Vergine Maria risplende tra gli angeli più che l’aurora; Lei, che “vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Ap 12,1), quale Madre e Regina con amore e soavemente si prende cura della eterna salvezza di tutti gli uomini. Nella sua certa protezione i fedeli fermamente confidano e alla preclara immagine di Oropa ormai da tanti secoli si recano pellegrini e per l’intercessione di questa Bruna Signora, “bella come le tende di Kedar, come i padiglioni di Salma” (cfr Ct 1,5), ricevono da Dio, pieno di misericordia, cospicue grazie.

Abbiamo appreso dal Venerato Fratello Roberto Farinella, vescovo di Biella, che il celebre simulacro della beatissima Vergine Maria sui monti di Biella, la Vergine Bruna, sarà nuovamente incoronato, come tradizionalmente avviene ogni cento anni fin dall’anno melleseicentoventi. Per questo l’egregio Presule, allo scopo di rendere più solenne il  rito dell’incoronazione e per maggiormente onorare la Vergine Maria Madre di Dio,  ha richiesto che Noi scegliessimo un Eminentissimo Cardinale, che ci rappresentasse nella celebrazione eucaristica presso questo santuario. Abbiamo, dunque, inviato Te, Venerato nostro Fratello che sei il Decano del Collegio cardinalizio e che da tanti anni sei collaboratore nostro e dei nostri Predecessori, perché a nome nostro solennemente incoroni di nuovo diadema l’immagine della Madonna Nera.

Pertanto con questa lettera ti nominiamo nostro Legato per compiere solennemente il rito dell’incoronazione il giorno 29 del mese di agosto dell’anno duemilaventuno.

Quando presiederai i riti liturgici presenterai a tutti i pellegrini il nostro affettuoso saluto, particolarmente al Pastore di quella comunità. Esorterai fervidamente il popolo là radunato a coltivare con vera pietà la devozione a Maria, non solo con le parole; cosicché la coscienza dei cristiani risulti sempre più pura dalla macchia del peccato, così come -ogni anno- in modo singolare, i volti di Gesù e di Maria vengo ritrovati senza ombra di polvere.

Noi accompagneremo con la preghiera la tua missione e fin da ora, Venerato Fratello, ti affidiamo alla benevola protezione di Maria Madre di Dio e del suo Sposo san Giuseppe al quale è particolarmente dedicato questo anno, come pure di sant’Eusebio di Vercelli che portò la fede cristiana in quelle regioni d’Italia.

Impartiamo la nostra Benedizione Apostolica, innanzitutto a Te e Tu vorrai elargirla a tutti coloro ai quali ora Ti inviamo, mentre da parte Nostra chiediamo la preghiera per essere aiutati nel compimento del Nostro  servizio apostolico.

Dal Palazzo Vaticano, il cinque agosto duemilaventuno, anno nono del Nostro Pontificato.

 

FRANCESCO