IN MERITO A BOSE

20-03-2021 - Notizie

IN MERITO A BOSE

In vista delle prossima Pasqua o ci si incammina verso un confronto alla luce del sole o meglio sarebbe rinviare la Celebrazione per evitare di  beffeggiare il Risorto.

Mi pare legittimo e doveroso, di fronte alla ormai misteriosa vicenda del Monastero di Bose  e del fondatore Enzo Banchi, chiedere di porre fine, prima della prossima Pasqua, alla surreale e sconvolgente narrazione fatta dai giornali o dai comunicati più diversi, a partire dalla Segreteria Vaticana (il delegato pontificio Cencini, il Cardinal Parolin con assenso “informato” di papa Francesco) al sito della Comunità  e,  soltanto dal 6 marzo, dalle parziali dichiarazioni di Bianchi, che andrebbe comunque ascoltato . Cosa che risulta non essere mai stata fatta da parte di chi doverebbe mettere insieme le due versioni. La gente ha diritto di sapere cosa e perché è successo questo terremoto in una  realtà monastica ove il Vangelo, ancor prima delle regole,  dovrebbe ispirare e indicare la via della fraternità e dell’amore vicendevole. Pare che tutti si defilino se invitati ad adoperarsi per tentare di sanare  la frattura e la frantumazione di una Comunità di cui la Chiesa tutta dovrebbe avere a cuore. “Se un membro soffre tutto il corpo soffre” o sono soltanto parole.. Siamo alle soglie della Settimana Santa e ovunque si leggeranno i racconti della Passione: con che coraggio potremo accompagnare Cristo a morire senza essere umanamente partecipi e vicini a chi oggi porta la croce della  divisone, della poca chiarezza e del poco coraggio di riabbracciare i fratelli e le sorelle schiavi del proprio ego? Caro papa Francesco, dove sei, tu che in terre lontane ti rechi ad abbracciare e a domandare di costruire fraternità chiedendo perdono per le colpe passate? A pochi passi da casa tua, lasci che i nuovi Caino e Abele si facciano la guerra in attesa che le cose si aggiustino delegando, magari fidandoti ciecamente dei tuoi esecutori-referenti, anziché farti carico come  un Padre farebbe coi suoi figli quando il rischio  di una tragedia annunciata richiederebbe il sacrificio stesso del Padre pur di tentare  il tutto e per tutto la strada della riconciliazione. Recati a casa loro o invitali insieme a casa tua. Ammesso che le parti desiderino davvero riabbracciarsi con il perdono reciproco.  Impossibile esprimere un giudizio su una vicenda cosi complessa e sempre più misteriosa, divenuta troppo scandalosa agli occhi di chi vorrebbe ancora credere in una Chiesa accogliente, vera e   coerente, nonché credibile.

Suggerisco di rileggere e pregare queste parole del vangelo di Matteo

 

 

“15Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. 18In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo”.  (Matteo 18, 15-18)  

 

E di non perdere altro tempo, ma riprendere il cammino nella verità e con tanta umiltà. Soltanto così avremo il diritto e la possibilità di celebrare una Pasqua autentica. È l’augurio accompagnato dalle preghiere di tantissime persone. 

Ronco di Cossato,  21 marzo 2021:   Per una nuova primavera dello Spirito !

 don Mario Marchiori