Roberto Farinella: QUARESIMA: PREGHIERA, CONVERSIONE, FRATERNITÀ E CORAGGIO

13-02-2024 - Notizie

 

Quaresima: preghiera, conversione, fraternità e coraggio.

 

A voi tutti, sorelle e fratelli, clero, religiosi e fedeli, membri del popolo santo di Dio che è in Biella, salvato e redento dal Signore Gesù, auguro che il tempo quaresimale, diventi l’occasione favorevole per guidarci con piena e gioiosa consapevolezza alla santa Pasqua. Questo tempo liturgico con le sue tappe e le sue caratteristiche ci offre la possibilità reale di prepararci a ricevere una “vita nuova”, capace di rinnovare e rigenerare tutto ciò di cui il Signore, crocifisso e risorto, ci rende partecipi.

Tutto è iniziato in noi il giorno del Battesimo. Questo dono non è destinato a consumarsi. La Quaresima vuole farci toccare concretamente che lo Spirito santo agisce in noi e permette che una vera vita filiale e fraterna è possibile, proprio come quella vissuta da Gesù nella pienezza della sua umanità.

In questo tempo santo vogliamo, quindi, riconoscere il dono ricevuto, chiamati come siamo a far fruttificare la grazia battesimale, nella preghiera e nella fraternità,  a immagine viva di Gesù Cristo, il consacrato del Padre, che ha donato sé stesso per tutti noi.

È tempo di accogliere la grazia ricevuta, che ci definisce “popolo sacerdotale”, inviati nel mondo per essere segno e strumento della presenza di Dio, mentre ci sforziamo di testimoniare l’amore oblativo di Cristo, che continua ad agire proprio attraverso il nostro amore sacrificale, cioè mediante una vita che continuamente si fa dono e servizio a tutti, senza distinzione. È in questa luce che quest’anno vi chiedo di camminare soprattutto riscoprendo il valore grande della preghiera e dell’autentica fraternità.

Il Vangelo racconta che Gesù, dopo aver ricevuto il Battesimo, si ritira in preghiera nel deserto, dove viene tentato da Satana. La sua forza rimane la preghiera, in particolare il suo attaccamento alla Parola del Padre. Nel momento in cui nuovamente il Maligno tornerà a presentarsi, nel momento culminante della Passione, Cristo Gesù si ritirerà in preghiera nell’orto degli Ulivi, il Getsemani, dove condurrà anche gli Apostoli a pregare e vegliare con Lui. Dopo la Pasqua, in attesa del dono dello Spirito Santo, ancora gli Apostoli con Maria, Madre della Chiesa, si raduneranno nel Cenacolo in preghiera. All’inizio del loro ministero, agli albori della Chiesa, Pietro e Giovanni, si recano nel Tempio a pregare e compiranno le stesse opere di Gesù, nel suo nome.

Battezzati anche noi nella Pasqua di morte e risurrezione di Cristo, morti ai nostri peccati e risorti con lui, possiamo pregare il Padre in un solo Spirito, con il cuore di Cristo e realizzare le stesse opere e la stessa vita fraterna.

La preghiera è anche la seconda tappa, quella preliminare, che ci conduce al Giubileo del 2025. Papa Francesco ha dedicato al tema della Preghiera una serie di catechesi (ben 38) che vanno dal 6 maggio 2020 al 16 giugno 2021:  dal cuore umano alla misericordia di Dio.

Il Battesimo ci ha comunicato la vita divina, perciò siamo diventati figli e fratelli tra noi. Non dimentichiamo chi è nel bisogno, non stanchiamoci di invocare il dono della Pace e di impegnarci per il bene comune e la salvaguardia del creato. Una grande missione ci attende. Ma dobbiamo affrontarla con cuore “riconciliato”.

Perciò “chiediamo perdono nel sacramento della Penitenza, sapendo che Dio mai si stanca di perdonare”, come tante volte ci ha ricordato papa Francesco. Non tardiamo a tornare a Dio che “largamente perdona” (Is 55,7) e riconosciamo che fare la confessione dei propri peccati diventa il sacramento della vera gioia.  Solo mediante questa disposizione interiore sapremo accogliere la grazia di un cuore nuovo e insieme gioirne profondamente e sentirci riconciliati con i fratelli.

Aiutiamoci, quindi, a vivere intensamente il nostro comune “sacerdozio battesimale” anche alla luce del Messaggio che Papa Francesco ha rivolto a tutta la Chiesa: “nella misura in cui questa Quaresima sarà di conversione, allora, l’umanità smarrita” vedrà “il balenare di una nuova speranza”. Il Papa ci invita al coraggio: “Vorrei dirvi, come ai giovani che ho incontrato a Lisbona la scorsa estate: "Cercate e rischiate, cercate e rischiate. In questo frangente storico le sfide sono enormi, gemiti dolorosi. Stiamo vedendo una terza guerra mondiale a pezzi. Ma abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo". Buona Quaresima. Buona Pasqua di fraternità e di gioia.

+ Roberto Farinella, vescovo