Dell’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con la donna siro-fenicia (Marco 7,24-30) si è parlato molto. Anche perché l’esegesi femminista ne ha fatto una bandiera: rispetto ai numerosi racconti evangelici che narrano gli incontri di Gesù con diverse donne, questo ha un fascino particolare. Lei ne esce vincente perché lui si è dovuto piegare non alla sua insistenza, ma alla sua argomentazione...
ono cresciuta in una famiglia allargata, nutrita fin dall'infanzia da un confidente entusiasmo per la Chiesa di Papa Giovanni e le speranze del Concilio Ecumenico Vaticano ii , dalla passione politica ispirata al Vangelo, dalla ricerca quotidiana della conoscenza delle Scritture, dal desiderio di celebrazioni eucaristiche comunitarie, dalla scelta d'amore per i poveri...
di Grazia Villa - L'osservatore romano
Avvocata per i diritti umani
Se c’è un dato profondamente tradizionale che il concilio Vaticano ii ci ha permesso di interiorizzare è che la chiesa non coincide con la gerarchia. Il concilio ci ha permesso infatti di ridire in ogni modo possibile quello che abbiamo sempre saputo e cioè che la chiesa è il popolo di tutti quelle e quelli che credono nel Vangelo, che in questa fede sono stati e sono state battezzate e che questa fede vogliono vivere (nonostante tutte le povertà che segnano il proprio vissuto)...
*in “Donne Chiesa Mondo” del settembre 2024
«Non sono io che ho lasciato la Chiesa. È stata lei a lasciarmi. Anzi non mi ha mai accolta veramente. Mi ci è voluto tempo per capirlo. Poi, d’un tratto, mi è apparso chiaro. Ricordo il momento esatto: guardavo in tv il funerale di Giovanni Paolo ii . Erano immagini commoventi. Qualcosa, però, mi disturbava. Poi, di colpo, la rivelazione: erano tutti uomini. Dove sono le donne?, mi sono chiesta. E continuo a domandarmelo. Non è stato facile smettere di considerarmi cattolica. All’inizio mi sentivo in colpa, era come tradire la mia famiglia. Ancora, a volte, mi manca la comunità. Non posso tornare indietro, però. Le mie figlie, che hanno uno sguardo più distaccato, mi hanno aiutato a vedere le cose con più chiarezza. Perché dovrei essere parte di un’istituzione che tiene le donne ai margini e oltretutto giustifica questa esclusione con ragioni dottrinali e teologiche?».
ESSERE, DIVENTARE VIANDANTI
ULISSE E ABRAMO
Marco Bertè
Ecco: autentico viandante è Ulisse, che torna a casa sospinto dalla nostalgia e dal desiderio di Itaca e della sposa, o Abramo che cammina verso ciò che non sa, chiamato da una voce misteriosa?,...
Confessione di fede letta al culto di apertura del sinodo delle chiese valdesi e metodiste 2024
Crediamo in Dio, creatore e sostegno di ogni forma di vita, il quale ci chiama ad essere i suoi partners nella creazione e nella redenzione del mondo. Noi viviamo nella promessa che Gesù Cristo è venuto affinché tutti abbiamo la vita e l'abbiamo in abbondanza (Giov. 10,10). Guidati e sorretti dallo Spirito Santo ci apriamo alla realtà del nostro mondo.
Crediamo che Dio è sovrano su tutta la creazione...
Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste, Torre Pellice 25 agosto 2024
La Campagna Ponti e non muri di Pax Christi Italia si unisce all'indignazione, dolore e sgomento già manifestati da altre realtà associative...
Campagna Ponti e non muri
Pax Christi Italia
https://www.paxchristi.it/?p=27200
29 agosto 2024
È morta Anna, la sorella di Mons. Luigi Bettazzi.
Ieri, 29 agosto, ha portato a compimento il suo lungo percorso terreno la sorella Anna di Mons. Luigi Bettazzi. Anna aveva compiuto 97 anni il 5 luglio scorso essendo nata il 5 luglio 1927...
PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Piazza San Pietro
Mercoledì, 28 agosto 2024
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Il testo qui di seguito include anche parti non lette che sono date ugualmente come pronunciate.
Catechesi. Mare e deserto.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi rimando la consueta catechesi e desidero fermarmi con voi a pensare alle persone che – anche in questo momento – stanno attraversando mari e deserti per raggiungere una terra dove vivere in pace e sicurezza.
Mare e deserto: queste due parole ritornano in tante testimonianze che ricevo, sia da parte di migranti, sia da persone che si impegnano per soccorrerli. E quando dico “mare”, nel contesto delle migrazioni, intendo anche oceano, lago, fiume, tutte le masse d’acqua insidiose che tanti fratelli e sorelle in ogni parte del mondo sono costretti ad attraversare per raggiungere la loro meta. E “deserto” non è solo quello di sabbia e dune, o quello roccioso, ma sono pure tutti quei territori impervi e pericolosi, come le foreste, le giungle, le steppe dove i migranti camminano da soli, abbandonati a sé stessi. Migranti, mare e deserto. Le rotte migratorie di oggi sono spesso segnate da attraversamenti di mari e deserti, che per molte, troppe persone – troppe! –, risultano mortali. Per questo oggi voglio soffermarmi su questo dramma, questo dolore. Alcune di queste rotte le conosciamo meglio, perché stanno spesso sotto i riflettori; altre, la maggior parte, sono poco note, ma non per questo meno battute...
CI SONO NAUGRAGHI E NAUFRAGHI
Selettivamente compassionevoli. Le diverse reazioni ai naufragi
di Maurizio Ambrosini
Ci sono naufraghi e naufraghi. Non sorprende l’emozione suscitata e la grande mobilitazione per trarre in salvo le persone (occidentali e benestanti) coinvolte nel naufragio del mega-yacht Bayesian, nave a vela di 56 metri di lunghezza, al largo di Porticello, 20 chilometri da Palermo. C’è trepidazione per i sei dispersi, tra cui il tycoon tecnologico Mike Lynch, il Bill Gates britannico, mentre i quindici salvati sono stati immediatamente condotti al pronto soccorso di Termini Imerese. Sempre in mare si dovrebbe agire così, sempre si dovrebbe palpitare per la sorte dei naufraghi, sempre bisognerebbe ricoverare a terra gli scampati il più presto possibile...
in “Avvenire” del 21 agosto 2024
LA NAZIONALITÀ NON FA I CITTADINI.
I POPOLI NASCONO DALLA CULTURA di Vito Mancuso
Nessuno Stato può "fare" esseri umani affermando la propria ideologia. Solo i regimi autoritari hanno sostenuto la coincidenza tra Stato e nazione. “Fatta l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”, si dice che dichiarò Massimo D’Azeglio all’indomani della proclamazione dello Stato unitario nel 1861. Da allora il processo del “fare” gli italiani non è mai terminato e giustamente la politica in questi giorni sta discutendo sulla sorgente che conferisce a un essere umano lo stato giuridico di cittadino italiano. Il tema è urgente, anzi improcrastinabile, sia perché direttamente riguarda molte persone che vivono in Italia che non sono cittadini italiani e lo vorrebbero essere, sia perché indirettamente riguarda tutti gli attuali cittadini italiani in quanto chiarificatore (in questi tempi così confusi) della loro identità. Cosa significa essere cittadini italiani? In che modo “si fanno” gli italiani?...
Vito Mancuso - La Stampa 25 agosto 2024
Dispiace che tra gli sponsor del Meeting
di Rimini ci sia “Novomatic”
Conoscendo e apprezzando il metodo educativo che, da sempre, ha una centralità nell’opera di Comunione e Liberazione, con attenzione particolare verso i giovani, dispiace la scelta di annoverare, tra gli sponsor del Meeting di Rimini quello della “Novomatic”, società internazionale che si occupa della produzione e vendita di slot machine. Dispiacere emerso durante l’incontro annuale rivolto ai religiosi impegnati sui temi della giustizia sociale e ambientale che si svolge alla Certosa 1515 di Avigliana, e che ha visto la partecipazione di numerosi sacerdoti e alcuni vescovi impegnati e aderenti a varie realtà, provenienti da tutta Italia. Incontro che è stato l’occasione per riflettere e pregare insieme sulla condizione ecclesiale, sociale e politica attuale del Paese e per condividere momenti di fraternità ma soprattutto per riflettere e confrontarsi sulle dipendenze, sull’emergenza educativa e sulle sfide che le mafie, la corruzione, l’usura, il malaffare lanciano all’intera comunità...
Paxchristi 24 agosto 2024