Notizie

Sulle riforme serve anche la voce critica dei cattolici

FRANCO MONACO - DOMANI

04 luglio 2024 • 20:23

Quella dell’architettura costituzionale non è questione riduttivamente tecnica. Essa è pregna di implicazioni etico-politiche. Lo stesso discorso di Mattarella all’apertura della Settimana sociale dei cattolici in Italia stimola e incoraggia a una riflessione critica in tal senso...

Satnam

Non possiamo accettare una morte come questa di Satnam

Come Comunità Indiana del Lazio, non possiamo accettare una morte come questa di Satnam...

Comunicato Stampa della Comunità Indiana del Lazio

(da “Pressenza” del 20/6/24)

Ruini e il «no» a Scalfaro, così difese Berlusconi

intervista a Camillo Ruini a cura di Francesco Verderami in “Corriere della Sera” del 16 giugno 2024

Ancora oggi, per tutti resta «Sua Eminenza». È Camillo Ruini, che ha guidato la Conferenza episcopale italiana dal 7 marzo 1991 al 7 marzo 2007, attraversando i grandi cambiamenti del Paese. Ma non solo da uomo di Chiesa...

Note sul lascito del Cavaliere di Giannino Piana

in “Rocca” n. 14 del 15 luglio 2023

La kermesse che si è sviluppata nei giorni immediatamente successivi alla morte di Silvio Berlusconi mi ha profondamente turbato e indignato. Nonostante si sapesse che vi era nel nostro Paese un numero consistente di affezionati al Cavaliere (e non solo tra chi ne aveva ricevuto particolari benefici ma anche tra un’abbondante fetta di appartenenti ai ceti popolari) non mi attendevo una simile apoteosi...

Egemonia cardinale: le ombre che Ruini non vuole (o sa) vedere

In una intervista al Corriere della sera, il cardinale ha reso testimonianza del suo tempo ecclesiale e politico, nel quale si è mosso con la convinzione che fosse doveroso fare più cristiani gli uomini e la società, agendo per via politica. Un ventennio sovrapposto con quello di Berlusconi, nel quale ha fatto leva su «principi non negoziabili», un protagonismo diretto, una attiva influenza politica della Chiesa e della sua gerarchia. Una linea su cui si può e si deve eccepire...

L'INTELLIGENZA È FINITA

Newsletter n.342 del 15 maggio 2024

L'INTELLIGENZA È FINITA

Cari amici, 

ci voleva papa Francesco per svelare la verità del G7 svoltosi in Puglia e mostrare che il re è nudo, rompendo ogni consuetudine con l’andare a un convegno di Potenti...

Chiesa di Tutti Chiesa dei Poveri

Jacques Gaillot, vescovo degli «scartati» di Felice Scalia

 

Una storia delle reazioni clericali e laicali al Concilio Vaticano II, e poi ai 50 anni di anticoncilio, per quanto io sappia, non è stata scritta. Ma una cosa è certa: nel 1962 al 1965 convennero a Roma persone sconosciute al grande pubblico che dettero una impronta di creatività evangelica alla chiesa che ripensava se stessa e il suo rapporto on il mondo. Successivamente si videro in CEI e nel mondo, vescovi “scomodi” che per la loro eccentricità non erano per nulla ascoltati, anzi erano liquidati con sufficienza. “Parla quello sbaglio dello Spirito Santo, parli pure, tanto chi può prenderlo sul serio?”...

 

LORENZO TOMMASELLI, Jacques Gaillot – Un vescovo per il Vangelo, Ed. Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2024, pp. 86, euro 11,90.
*Recensione pubblicata il 5.6.2024 nel sito www.settimananews.it

NEL MOMENTO DEL MASSIMO PERICOLO

Newsletter n.340 del 31 maggio 2024

 

NEL MOMENTO DEL MASSIMO PERICOLO

 

Cari amici,

siamo entrati nella zona di massimo pericolo perché l'impiego annunziato delle armi dei Paesi europei e degli Stati Uniti nel territorio russo viene considerato da Mosca suscettibile di far scattare la clausola del Trattato atlantico per la guerra tra la NATO e la Russia. 

Qui di seguito trascriviamo la lettera che Raniero La Valle e Michele Santoro, in quanto promotori della lista "Pace Terra Dignità", hanno scritto al Presidente della CEI, al Presidente della Commissione dei vescovi europei e agli altri vescovi in risposta all'appello da questi rivolto a "tutti i candidati e i cittadini" chiamati a votare nelle elezioni europee, e quindi anche a noi...

Marco Tarquinio: “La Nato non è più un’alleanza difensiva. È un bene scioglierla”

IL CANDIDATO NELLA LISTA PD - La guerra che avanza fa strage di umanità e di legalità internazionale e rischia di diventare irrefrenabile

DI MARCO TARQUINIO sul “Fatto Q.” del 1° giugno 2024

Caro direttore,

ho deciso di chiederti di dare asilo a una mia riflessione, necessaria per replicare alle interpretazioni creative e, a volte, alle smaccate manipolazioni (non le prime e, temo, non le ultime) di ciò che penso e dico nella campagna per le Europee dell’8 e 9 giugno. Una competizione elettorale alla quale, su invito della segretaria Elly Schlein, partecipo da “civico”, candidato indipendente nelle liste del Pd. Ancora una volta si tratta della questione che più mi sta a cuore in questo drammatico momento per l’Europa e per il mondo: il ritorno della guerra come strumento della politica. Anzi, del ritorno alla “politica della guerra” legittimata e orribilmente praticata.

Siamo sempre migrati, siamo figli della terra

Siamo sempre migrati, siamo figli della terra di Viviana Galeb Adriazola

Nell’antichità, all’età della pietra, gli esseri umani avevano bisogno di spostarsi da un luogo all’altro secondo la stagione per portare i loro greggi in cerca di pascoli freschi e acqua. La transumanza era diffusa a quei tempi. Non c’erano confini, né Stati, né regni, quindi spostarsi era naturale e non veniva penalizzato.
Storicamente, la transumanza è stata una parte importante dell’economia e della cultura di molte regioni del mondo, soprattutto in quelle aree in cui l’agricoltura non era praticabile tutto l’anno a causa di condizioni climatiche estreme o di limitazioni del territorio. La transumanza non riguardava solo lo spostamento degli animali, ma aveva anche implicazioni culturali, sociali e ambientali.
C’era uno scambio di costumi, conoscenze e lingue. Influenzava la formazione di identità regionali e la conservazione di conoscenze tradizionali sulla gestione del bestiame e dell’ambiente.
Non esiste un essere umano puro...